giovedì 22 gennaio 2009

tu discrimini, egli discrimina....




Annarita ha 21 anni. La vita per lei è stata dura fin dalla nascita, costretta su di una carrozzella.

lunedi 19 gennaio si è recata con delle sue amiche nell'Ovviesse di Imperia, ma ha fatto appena in tempo ad entrare che il Direttore della filiale l'ha invitata subito a uscire in malo modo, a detta di lui perchè la carrozzina avrebbe dato fastidio agli altri clienti.

Allibita e offesa Annarita è uscita e insieme a lei si sono precipitate fuori le amiche e diversi clienti del grande magazzino che avevano assistito alla scena.


Nei giorni seguenti il Direttore Generale Ovviesse si è scusato personalmente con Annarita per il comportamento increscioso del suo dipendente.


Questi fatti, non so a voi, ma a me provocano un'indignazione paurosa.


Questa è l'Italia del nuovo millennio... l'Italia che discrimina una giovane ragazza... l'italia che da valore solo alle persone belle... ben fatte... o piene di soldi.


Magari direte voi è solo una piccola percentuale di persone che si comportano in questo modo, ma io credo che non dovrebbe esistere nemmeno quella piccola percentuale in un Paese Civile.

mercoledì 21 gennaio 2009

20 gennaio 2009


Ieri è stato un gran giorno per l'America. Ognuno di noi la può pensare in maniera opposta su Barack Obama, ma sicuramente è stato un gran giorno. Sono rimasta impressionata a vedere le migliaia e migliaia di persone nella grande Piazza ad aspettare il giuramento del Presidente.

Sicuramente Loro, gli Americani, credono molto in Barack.

Non so se c'era la diretta rai, io ho visto il resoconto sul TG ma sono rimasta sorpresa anch'io.. mi sono emozionata a sentire Aretha Franklin cantare...a vedere quelle migliaia di persone scese ad aspettare il Presidente.. vederle crederci...

e ci ho creduto anch'io...

il pensiero correva al passato, a quando il colore della pelle era davvero ghettizzato...quando chi aveva la sfortuna di nascere color caffellatte non poteva avere nessun diritto ma anzi era uno schiavo o un servo...

Ho pensato che certamente i miei nonni e forse anche i miei genitori non avrebbero mai immaginato di vedere sul posto più importante del mondo una persona come Barack.

E sarà che sono una sognatrice..

ma ci spero anch'io con tutta me stessa che il 20 gennaio 2009 si ricordi come la data del cambiamento, del giro di vite...
Che non ci sia più l'interessamento solo ai potenti ed ai ricchi del mondo... ma alle persone più deboli, più bisognose, agli emarginati, alle minoranze, ai diversamente abili, alla gente come noi, a dare una dimensione più umana a questo pazzo mondo.
Forse è vero stò sognando... o stò credendo ai miracoli...
ma chissà!?
Possiamo pensare che anche quelli iniziano ad accadere?...

domenica 18 gennaio 2009

RIFLESSIONI

In questa Italia del nuovo millennio, dove la tecnologia la fa da padrona, dove si va verso sempre nuove mete scientifiche, dove si costruiscono sempre più macchine specializzate nel sostituire il lavoro dell'uomo... dove si dovrebbe star bene... dovrebbe... perchè il valore umano, i sentimenti, se ne stanno andando.
La discriminazione è sempre più presente.. non soltanto per il colore della pelle di un uomo.. ma anche per la sua abilità o disabilità... per la sua religione... per il suo Paese di origine.. per i sui gusti sessuali... ma anche soprattutto per le cose più banali.
Soprattutto se vivi in un piccolo paese sei messo al bando per ogni cosa...
Se decidi di far andare diversamente la tua vita, da come va la corrente... sei schedato! etichettato!
Se poi hai una separazione alle spalle.. sofferta, o non sofferta... sei emarginato da tutti o quasi... gli amici che ti rimangono vicino sono pochi, ma non puoi contare nemmeno sui tuoi parenti perchè ti vedi voltare le spalle anche da uno zio più prossimo o dai tuoi cugini che per te erano molto molto di più.
C'è chi supera tutto questo fregandosene.
C'è chi si rinchiude in se stesso e sprofonda in depressione.
E c'è chi si costruisce una corrazza, una bella corrazza di ferro e ci chiude il suo cuore a doppia mandata...non si lascia più andare.. si difende per non essere aggredito... per non rimanerci male per l'ennesima volta.
Non so quante corrazze mi sono costruita sulla mia pelle in 45 anni, ma sono così tante che ho perso il conto. Il mio cuore è così chiuso sotto strati di ferro che nemmeno sento pù il suo battito alle volte. E la paura di lasciarmi andare è così forte...come la paura di rimanerci male ancora per l'ennesima volta.
Però sono fiera di me stessa per come non riesco, nonostante tutte le batoste, a fregarmene dei problemi degli altri.
Fiera di fare quel poco che mi è possibile, per combattere o almeno tentarci alle ingiustizie di questo mondo.

sabato 17 gennaio 2009

2009

Non so perchè... ma questi nuovi giorni del 2009 non sono iniziati egregiamente.
Non che mi aspettassi molto, anzi..ma devo dire che questo nuovo anno mi ha depresso ancora di più.
Questa nostra amata Italia mi sembra sembra che peggiori ogni giorno, anzi ogni ora che passa... che si sia trasformata nella vecchietta della Befana.
Lo spiraglio di luce non si vede in nessun campo...le scuole sempre più abbandonate a se stesse.. la giustizia che fa sempre più paura.. le ingiustizie.. le discriminazioni.. sempre presenti.
Non c'è da gioire in nessun campo.
Il lavoro che scarseggia sempre più...
E le preoccupazioni che assorbono quasi ogni ora dellla mia giornata...
In cosa sperare?
Ormai è dura anche sperare... sognare..
Ci hanno rubato anche i sogni..
Cosa ci resterà?

sabato 10 gennaio 2009

Riporto di seguito il post scritto da L'Incarcerato e la sua iniziativa per arrivare alla verità per Niki.
Non in molti visitano questo blog, ma chi lo fa e vuole unirsi a noi in questa iniziativa lo faccia.
Siamo già in molti ad aver inviato la lettera.



Ora vi invito a intraprendere un' azione su larga scala, e internet è un ottimo strumento per agire. Io e il Rockpoeta abbiamo preparato una lettera da inviare alla redazione di Annozero per sollecitare Santoro a trattare l'argomento, non mi va giù che dovremmo aspettare decine di anni affinché un barlume di verità vada a galla.
Inviate personalmente la lettera e firmatela con il vostro nome e blog di riferimento se lo possedete, passate parola e diffondete l'iniziativa in questi giorni. Dobbiamo intasare la casella postale affinché nessuno potrà dire di non aver saputo.
Ringrazio il Rokpoeta per aver appoggiato l'iniziativa, e spero di ringraziare tutti voi che avete dimostrato di non rimanere mai indifferenti...e adesso scateniamoci tutti !
Inviate la lettera a questo indirizzo :
annozero@rai.it
Oggetto: Verità per Niki
Stimatissimo signor Santoro,chi le scrive è un comune cittadino che ha deciso di non rimanere più indifferente ai continui soprusi che quotidianamente assiste in maniera inerme.
Ho deciso di scriverle innanzitutto per porle l'augurio che continui con la sua trasmissione che considero un importante e vitale polmone di verità in mezzo a tanto degrado dell'informazione.
Le vorrei chiedere con grande convinzione che lei si occupasse di un fatto grave accaduto di recente. Qualche tempo fa ne parlò Grillo, alcuni giornali ne riportarono la notizia, ma poi più niente. Buio totale.
E c'è una madre sofferente che invoca giustizia. Suo figlio, Niki Aprile Gatti, era stato arrestato preventivamente per truffa telefonica, lavorava in una società di San Marino, fu trasferito direttamente nel carcere di super sicurezza a Sollicciano.Dopo tre giorni fu ritrovato morto. Dicono suicidato. Ma la madre è convinta, anche grazie ad alcuni elementi, che il ragazzo sia stato ucciso.
Perchè?
Forse la verità andrebbe ricercata proprio nell'inchiesta, purtroppo volutamente bloccata, di de Magistris.
Le chiedo, signor Santoro, di contattare la signora Ornella Gemini, madre di Niki, tramite il suoindirizzo: mondadori.avezzano@gmail.com, ha aperto anche un blog: http://nikiaprilegatti.blogspot.com/ e la esorto a trattare l'argomento tramite la sua trasmissione.Per maggiori dettagli qui c'è il racconto della signora http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2008/10/questo-sono-io-prima-del-19062008.html e qui la video intervista http://www.beppegrillo.it/2008/11/niki_non_ce_piu/index.html
Con stima,
segue firma con nome e cognome.

Spero che l'anno nuovo porti davvero cose buone, come una trasmissione su Niki.
Paola

sabato 3 gennaio 2009

LA FAVOLA DI SHAY

HO RICEVUTO QUESTA MAIL dalla mia nipotuzza Alice e volutamente la pubblico sul blog...

Molte volte non troviamo mai tempo... MAI TEMPO... per accorgerci delle sofferenze degli altri... a meno che non siamo colpiti direttamente...

MAI TEMPO.. per accorgerci che una mano tesa può aiutare più noi che le persone a cui la tendiamo...



Ad una cena di raccolta fondi per una scuola che serve i disabili mentali, il padre di uno degli studenti fece un discorso che nessuno di coloro che partecipavano avrebbe mai dimenticato.
Dopo aver lodato la scuola e il personale dedito, fece una domanda:"Quando non ci sono influenze dall'esterno, la natura di tutti è perfetta. Mio figlio Shay, tuttavia, non può imparare le cose che imparano gli altri. Non può capire le cose come gli altri. Dov'è l'ordine naturale delle cose, in mio figlio?"
Il pubblico fu zittito dalla domanda. Il padre continuò."Io ritengo che, quando un bambino come Shay, fisicamente e mentalmente handicappato viene al mondo,si presenta l'opportunità di realizzare la vera natura umana, ed essa si presenta nel modo in cui le altre persone trattano quel bambino".
Poi raccontò la storia che segue:
Shay e suo padre stavano camminando vicino a un parco, dove c'erano alcuni ragazzi che Shay conosceva che giocavano a baseball. Shay chiese:"Credi che mi lascerebbero giocare?"
Il padre di Shay sapeva che la maggior parte dei ragazzi non volevano un ragazzo come lui nella squadra, ma comprendeva anche che se al figlio fosse stato permesso giocare, la cosa gli avrebbe dato un senso di appartenenza di cui aveva molto bisogno, e un po' di fiducia nell'essere accettato dagli altri, nonostante i suoi handicap.
Il padre di Shay si avvicinò a uno dei ragazzi sul campo e chiese se Shay poteva giocare, non aspettandosi un granché in risposta.
Il ragazzo si guardò attorno, in cerca di consiglio e disse:"Siamo sotto di sei e il gioco è all'ottavo inning. Immagino che possa stare con noi e noi cercheremo di farlo battere all'ultimo inning".
Shay si avvicinò faticosamente alla panchina della squadra, indossò una maglietta della squadra con un ampio sorriso e suo padre si sentì le lacrime negli occhi e una sensazione di tepore al cuore.
Il ragazzo vide la gioia di suo padre per essere stato accettato.
In fondo all'ottavo inning, la squadra di Shay ottenne un paio di basi, ma era ancora indietro di tre. Al culmine del nono e ultimo inning, Shay si mise il guantone e giocò nel campo giusto.
Anche se dalla sua parte non arrivarono dei lanci, era ovviamente in estasi solo per essere nel gioco e in campo, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all'altro, mentre suo padre lo salutava dalle gradinate.
Alla fine del nono inning, la squadra di Shay segnò ancora.Ora, con due fuori e le basi occupate, avevano l'opportunità di segnare la battuta vincente e Shay era il prossimo, al turno di battuta.
A questo punto, avrebbero lasciato battere Shay e perso l'opportunità di far vincere la squadra?Sorprendentemente, a Shay fu assegnato il turno di battuta.
Tutti sapevano che gli era impossibile colpire la palla, perché Shay non sapeva neppure tenere bene la mazza, per non dire cogliere la palla.
Comunque, mentre Shay andava alla battuta, il lanciatore, capendo che l'altra squadra stava mettendo da parte la vincita per far sì che Shay avesse questo momento, nella sua vita, si spostò di alcuni passi per lanciare la palla morbidamente, così che Shay potesse almeno riuscire a toccarla con la mazza.
Arrivò il primo lancio e Shay girò la mazza a vuoto.
Il lanciatore fece ancora un paio di passi avanti e gettò di nuovo lentamente la palla verso Shay.
Mentre la palla era in arrivo, Shay girò goffamente la mazza, la colpì e la spedì lentamente sul terreno, dritta verso il lanciatore.
Il gioco avrebbe dovuto finire, a quel punto, ma il lanciatore raccolse la palla e avrebbe potuto facilmente lanciarla al primo che copriva la base e squalificare il battitore.
Shay sarebbe stato fuori e questo avrebbe segnato la fine della partita.
Invece, il lanciatore raccolse la palla e la lanciò proprio al di là della testa del primo in base, fuori dalla portata dei compagni di squadra.
Tutti quelli che si trovavano sugli spalti e i giocatori cominciarono a gridare:"Shay, corri in prima base! Corri in prima!"
Shay non aveva mai corso in vita sua così lontano, ma riuscì ad arrivare in prima base.Corse lungo la linea, con gli occhi spalancati e pieno di meraviglia.
Tutti gli gridarono:"Corri alla seconda, alla seconda, ora!"Trattenendo il fiato, Shay corse ancor più goffamente verso la seconda, ansimando e sforzandosi di raggiungerla.
Quando Shay curvò verso la seconda base, la palla era fra le mani del giocatore giusto, un piccoletto, che ora aveva la possibilità per la prima volta di essere lui l'eroe della propria squadra.
Avrebbe potuto lanciarla alla seconda base per squalificare il battitore, ma comprese le intenzioni del lanciatore e anche lui gettò intenzionalmente la palla in alto, ben
oltre la portata della terza base.
Shay corse verso la terza base in delirio, mentre gli altri si spostavano per andare alla casa base.Tutti gridavano: "Shay, Shay, Shay, vai Shay".Shay raggiunse la terza base, quello opposto a lui corse per aiutarlo e voltarlo nella direzione giusta, e gridò:"Shay, corri in terza! Corri in terza!"
Mentre Shay girava per la terza base, i ragazzi di entrambe le squadre e quelli che guardavano erano tutti in piedi e strillavano:"Shay, corri alla base! Corri alla base, sali sul piatto!"
Shay corse, salì sul piatto e fu acclamato come l'eroe che aveva segnato un ‘grand slam' e fatto vincere la sua squadra.
Quel giorno, disse il padre a bassa voce e con le lacrime che ora gli rigavano la faccia, i ragazzi di entrambe le squadre aiutarono a portare in questo mondo un pezzo di vero amore e umanità.
Shay non superò l'estate e morì in inverno, senza mai scordare di essere stato l'eroe e di aver reso suo padre così felice, e di essere tornato a casa nel tenero abbraccio di sua madre per il piccolo eroe del giorno!

TUTTI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA!
Noi tutti abbiamo ogni giorno mille opportunità di aiutare a realizzare "l'ordine naturale delle cose".
Tutte le interazioni apparentemente futili fra due persone ci presentano un'opportunità:

passeremo questa piccola scintilla d'amore e umanità o perderemo l'opportunità di illuminare la giornata di coloro che sono meno abili di noi,

e lasciare il mondo più freddo, nel farlo?



PS: volevo aggiungere il video di Gianni Morandi "il mio amico" ma purtroppo non me lo prende..
Accidenti! dal mio pc non lo prende... ora sono al pc al lavoro e nemmeno qui..

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails